Vertebroplastica percutanea: quando farla e a cosa serve
Le vertebre che compongono il rachide umano sono delle ossa importantissime per l'organismo, perché oltre a dare sostegno al corpo, andando a formare la colonna vertebrale, formano anche il canale all'interno del quale scorre il midollo spinale.
Il corpo vertebrale, infatti, sopporta il peso e resiste alla compressione e al carico, permettendo la posizione eretta tipica degli esseri umani, oltre a servire come punto di attacco per i muscoli.
Nel momento in cui una vertebra si frattura, a causa di diversi fattori traumatici o patologici, questa condizione può generare disturbi invalidanti, come dolore molto forte e limitazione funzionale che devono essere trattati in modo molto efficace.
Vediamo, allora, cos'è la vertebroplastica, quando farla e in cosa consiste questo trattamento mininvasivo volto a stabilizzare la colonna vertebrale.
Vertebroplastica: cos’è e in cosa consiste quella percutanea
Prima di concentrarci sulla reale efficacia della vertebroplastica e su quando è consigliato farla, andiamo a vedere in cosa consiste questo intervento mininvasivo.
Una frattura vertebrale è una condizione piuttosto seria, poiché colpisce delle ossa che ricoprono una funzione fondamentale per l'organismo umano, provocando disturbi altamente invalidanti e l'insorgenza di stati dolorosi che possono avere un andamento da acuto a cronico, impattando su tutte le normali abitudini quotidiane delle persone che ne soffrono.
Esistono vari trattamenti che possono porre rimedio a questa condizione ma tra questi, uno dei più efficaci è sicuramente l'intervento di vertebroplastica percutanea.
L’intervento consiste nell'iniezione attraverso la cute di un cemento osseo sintetico, applicato direttamente all'interno del corpo vertebrale. Questo materiale indurisce rapidamente ed è in grado di fornire supporto e stabilità alla vertebra fratturata, agendo come un rinforzo interno e riducendo il movimento, che rappresenta la causa principale del dolore.
Uno degli aspetti più importanti della vertebroplastica è la sua mininvasività, poiché si tratta di una tecnica eseguita in anestesia locale, senza disagi per il paziente.
L'uso della fluoroscopia, una tecnica di imaging in tempo reale, permette infatti al medico di inserire con precisione l'ago da biopsia ossea fino al sito della frattura, riducendo il rischio di complicazioni e accelerando il processo di recupero.
Nel momento in cui il cemento viene iniettato, questo si lega alla struttura ossea delle vertebre, stabilizzandola in modo tale da ridurre il dolore e prevenire ulteriori danni al corpo vertebrale.
Vertebroplastica: quando farla e a cosa serve
Capire come utilizzare la vertebroplastica e quando farla è sicuramente il punto più importante da analizzare in una diagnosi di frattura vertebrale. Per fare ciò, è necessario adottare un approccio su più fasi, come quello messo in atto dalla medicina del dolore.
Questo approccio prevede visite approfondite, ed esami strumentali e di laboratorio che servono per confermare una diagnosi certa di frattura vertebrale.
Una volta ottenuta la diagnosi, è possibile stabilire un piano terapeutico utilizzando i trattamenti più efficaci, come la vertebroplastica percutanea.
Questa tecnica è molto versatile ed efficace, ed è in grado di risolvere il dolore e gli altri sintomi associati alle fratture vertebrali, in particolare nel caso di:
- Fratture vertebrali da osteoporosi
- Lesioni da mieloma multiplo e angiomi vertebrali
- Fratture vertebrali post-traumatiche
- Neoplasie ho sé e metastasi vertebrali
Ovviamente, la vertebroplastica non è applicabile in tutti i casi e non può essere eseguita, ad esempio, nelle fratture con compressione del midollo o in caso di presenza di frammenti ossei nel canale vertebrale, motivo per cui è necessario indagare in maniera approfondita tutti gli aspetti legati a questa condizione.
I vantaggi della vertebroplastica percutanea
Fatto salvo i casi controindicati, utilizzare la vertebroplastica percutanea presenta numerosissimi vantaggi e benefici per il paziente, tra cui:
- Sollievo immediato dal dolore: questa tecnica è in grado di fornire un rapido sollievo dal dolore perché il cemento osseo iniettato stabilizza la vertebra fratturata e ne riduce il movimento;
- Stabilizzazione della vertebra: come detto, la vertebroplastica stabilizza la frattura in modo da prevenire ulteriori danni o crolli vertebrali, contribuendo a una migliore salute a lungo termine;
- Miglioramento della mobilità: con il dolore ridotto e la vertebra stabilizzata i pazienti sono in grado di provare un miglioramento nella loro mobilità e nella capacità di svolgere attività quotidiane, aumentando alla qualità della propria vita;
- Procedura mininvasiva: a differenza di altri interventi chirurgici questa tecnica non prevede incisioni o anestesia generale, permettendo ai pazienti un recupero molto più veloce e un minore rischio di conseguenze spiacevoli
L’uso di questa tecnica può realmente offire sollievo al paziente, specialmente nel caso in cui le fratture vertebrali siano dolorose e debilitanti, come quelle da osteoporosi.
Scopri come eseguire una vertebroplastica a Roma
Come abbiamo visto, le fratture vertebrali sono condizioni molte serie che tendono a peggiorare la vita di chi ne soffre, causando dolore, limitazione funzionale e sintomi psicologici derivanti dalla sofferenza, come ansia e depressione.
Noi del Centro di Cura del Dolore abbiamo come priorità proprio quella di migliorare la qualità della vita dei pazienti affetti da sintomatologia dolorosa.
Per fare ciò, il nostro centro mette a disposizione un’equipe multidisciplinare formata da professionisti in ogni settore della medicina e con un'esperienza decennale nella terapia del dolore, in grado di valutare ogni caso con la massima attenzione e mettere in campo la terapia più idonea.
Ora che sai cos’è la vertebroplastica e quando farla, contattaci per fissare un appuntamento o richiedere maggiori informazioni.