In cosa consiste la chirurgia mininvasiva alla colonna vertebrale

Quando si ricorre alla chirurgia mininvasiva della colonna vertebrale e come si effettuano queste operazioni

I disturbi della colonna vertebrale sono tra le condizioni più serie e debilitanti che colpiscono l’essere umano, poiché tendono a provocare dolore, limitazione funzionale e a condizionare anche le più comuni attività quotidiane.

Quando si soffre di mal di schiena è fondamentale andare ad individuare la causa scatenante ma, quando questa deriva da un problema diretto sulle strutture che compongono il rachide, come vertebre o dischi intervertebrali, può essere necessario ricorrere ad un intervento chirurgico per correggere il difetto e ristabilire una corretta condizione.

Tuttavia, a causa proprio dellagrande quantità di strutture estremamente delicate presenti in questa zona del corpo umano, come radici nervose, vasi sanguigni, midollo spinale e del fatto che un intervento in questa zona è complesso da realizzare, si tende ad optare, quando possibile, per la chirurgia mininvasiva che garantisce ottimi risultati.

Vediamo, allora, come si effettuano gliinterventi di chirurgia mininvasiva della colonna vertebrale, per quali patologie sono raccomandati e la loro efficacia.

Quali sono i disturbi più comuni del rachide vertebrale e quali sintomi causano

Come detto, l'evoluzione delle tecniche chirurgiche ha portato allo sviluppo di trattamenti sempre più mirati e con meno conseguenze per i pazienti. Infatti, un intervento sulla colonna vertebrale può essere ostico, andando ad operare su una grande quantità di tessuti estremamente delicati, con tagli molto profondi e la possibile comparsa di disturbi post-operatori.

Oggi, grazie alla chirurgia mininvasiva della colonna vertebrale è possibile andare ad intervenire direttamente sulla patologia che si intende correggere, senza “aprire” chirurgicamente un'ampia sezione della schiena, mettendo in campo trattamenti efficaci per diverse patologie.

Il mal di schiena, termine generico che indica qualsiasi tipo di dolore che compare a livello del rachide vertebrale, può avere molte cause, da quelle considerate comuni e imputate a sovraccarico funzionale, un'errata postura o semplicemente all'aver dormito male, a quelle più complesse che riguardano le vertebre, il canale vertebrale e i dischi.

L'ernia discale, ad esempio, specialmente nella zona lombare, è una delle più frequenti cause di dolore alla schiena e si verifica nel momento in cui il nucleo polposo contenuto all'interno di un disco intervertebrale fuoriesce, andando a comprimere le radici dei nervi spinali, provocando dolore intenso e limitazione funzionale.

Altre cause che possono comportare la comparsa di un dolore alla schiena intenso, con perdita di forza, alterazione della sensibilità e limitazione funzionale riguardano:

 

Sebbene si tratti di patologie diverse con caratteristiche peculiari, tutti questi disturbi hanno in comune alcuni sintomi, tra cui:

  • Dolore, anche molto intenso 
  • Limitazione funzionale
  • Perdita di sensibilità
  • Perdita di forza 
 

Oltre a ciò, a seconda della patologia e della zona in cui insorge, è possibile anche il coinvolgimento di altre zone anatomiche, come ad esempio un’ernia del disco lombare che produce sintomi anche agli arti inferiori.

In tutti questi casi, la chirurgia mininvasiva della colonna vertebrale risulta fondamentale per intervenire in maniera sicura ed efficace sul disturbo, andando a ridurre la sofferenza dei pazienti, le complicanze operatorie e i tempi di recupero.

Chirurgia mininvasiva della colonna vertebrale: come si effettua e quali sono i benefici

Abbiamo parlato di come le nuove tecniche chirurgiche siano in grado di portare tantissimi benefici al paziente e migliorare la qualità dell'intervento, minimizzando quelle che sono le complicanze possibili in sede operatoria.

Nello specifico, quando si parla di chirurgia mininvasiva della colonna vertebrale si fa riferimento ad alcune tecniche, in genere a guida endoscopica o fluoroscopica, che permettono al chirurgo di raggiungere il punto in cui è necessario correggere un problema o sanare una patologia minimizzando le incisioni, le possibili conseguenze per i pazienti e accelerando i tempi di guarigione.

Ovviamente, prima di ricorrere a questa tecnica è necessario ottenere una diagnosi certa rispetto alla patologia della colonna vertebrale, attraverso un approccio come quello di medicina del dolore, che si serve di un'equipe multidisciplinare con anni di esperienza nella terapia del dolore, esami strumentali di laboratorio e anamnesi del paziente per individuare il disturbo e sviluppare un piano terapeutico dedicato al caso specifico.

Per quanto riguarda i problemi al rachide vertebrale e il mal di schiena, come ernia del disco, fratture o stenosi del canale spinale è possibile ricorrere ad alcune tecniche di chirurgia mininvasiva della colonna vertebrale per alleviare il dolore del paziente.

La discectomia percutanea, ad esempio, viene impiegata per trattare l'ernia del disco, attraverso l’utilizzo di un ago sonda inserito nella sezione del rachide interessata dall’ernia, attraverso una guida fluoroscopica

Una volta raggiunto il nucleo polposo del disco, attraverso l'ago viene inserito un dispositivo in grado di rimuovere la porzione erniata, riducendo la pressione e la compressione sulle strutture nervose.

Si tratta di una tecnica estremamente efficace, eseguita in anestesia locale che permette di ridurre significativamente il dolore, preservare la struttura del disco e restituire una corretta mobilità alle persone che soffrono di questa patologia.

Un’altra tecnica chirurgica mininvasiva per i problemi alla colonna, come fratture vertebrali o lesioni è la vertebroplastica percutanea, che consiste nell'iniezione di cemento osseo sintetico direttamente all’interno del corpo vertebrale.

Il materiale, una volta iniettato, indurisce rapidamente fornendo supporto e stabilità alla vertebra fratturata, aiutando a prevenire ulteriori crolli vertebrali, riducendo sensibilmente il dolore e migliorando la mobilità e la qualità di vita del paziente.

Questo intervento di chirurgia mininvasiva della colonna vertebrale si esegue in anestesia locale, utilizzando tecniche di imaging fluoroscopico per garantire la massima precisione nell'inserimento dell’ago da biopsia ossea, il quale funge da vettore per l'iniezione del cemento.

Liberati della sofferenza e ritrova la serenità con la terapia del dolore

Le tecniche di microchirurgia permettono di eseguire interventi diretti sulla colonna vertebrale riducendo complicanze e tempi di recupero per i pazienti, oltre a fornire un efficace sollievo dai sintomi come dolore e ridotta mobilità.

Noi del Centro di Cura del Dolore abbiamo come priorità proprio quella di migliorare la qualità della vita dei pazienti affetti da sintomatologia dolorosa.

Per fare ciò, il nostro centro mette a disposizione un’equipe multidisciplinare formata da professionisti in ogni settore della medicina e con un'esperienza decennale nella terapia del dolore, in grado di valutare ogni caso con la massima attenzione e mettere in campo la terapia più idonea.

Ora che sai come funziona la chirurgia mininvasiva della colonna vertebrale, contattaci per fissare un appuntamento o richiedere maggiori informazioni.

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